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Definizione
Il low back pain, o lower back pain, viene definito come «il dolore percepito tra il margine inferiore dell’arcata costale e le pieghe glutee inferiori, con o senza dolore alla gamba».
Conosciamolo meglio analizzando un po’ di dati
Il mal di schiena, o low back pain, costituisce l’affezione muscoloscheletrica più comune al mondo, seguita al secondo e al terzo posto, rispettivamente, dal dolore cervicale e dal dolore di spalla.
Rimane importante ricordare che costituisce la prima causa di disabilità al mondo, Per capirne l’impatto in termini economici basti riflettere sul fatto che «costa» nei soli Stati Uniti 34 miliardi di dollari all’anno.
Con queste cifre alla mano non è difficile immaginare che e che l’impatto sociale sulla vita delle persone sia in certi casi devastante.
Dando ancora un occhio ai numeri sappiamo che secondo le stime del Global Burden of Diseases la prevalenza è di appena poco più del 9%, che nel corso della vita individuale si attesta tra il 49 e il 90%, e che il tasso di ricorrenza, un anno doppo il primo episodio, supera di poco il 30%.
Numeri alla mano ci dicono che da uno studio effettuato su un campione di pazienti il tempo di recupero dal low back pain sarebbe di circa 7 giorni, ma a 12 settimane il 35%dei pazienti aveva ancora dolore e il 10% di loro manifestava dolore ancora dopo un anno dal primo episodio. Secondo un altro studio il 5% -10% dei pazienti non aveva ottenuto un recupero completo dopo 6 mesi dal primo episodio. Questi dati sono importanti per confutare l’assioma da qualcuno sostenuto che il mal di schiena passi da solo.
Possono esserci dei fattori contribuenti?
Se i tempi di remissione spontanea, infatti, tardano a venire il rischio è quello di incorrere in una cronicizzazione dei sintomi. In particolare la compresenza di comorbilità (diabete, artrite reumatoide, ansia, depressione, disturbi psicopatologici ad esempio), nonché l’esistenza di fattori contribuenti quali stimoli meccanici (principalmente), psicologici, ambientali può portare alla persistenza del dolore e ad un maggior numero di episodi durante l’anno o possono ritardare il recupero in termini di dolore, funzionalità, di ritorno all’attività lavorativa o sociale in generale. La stessa paura del movimento impatta in maniera significativa sulla prognosi di un paziente con low back pain.
Anche una significativa e importante deprivazione del sonno in un paziente con low back pain cronico può portare all’acuirsi dei sintomi.
Come intervenire in caso di mal di schiena?
È stato dimostrato lo scarso effetto che hanno le infiltrazioni di steroidi nel lungo termine (Deyo, Mirza, Turner, & Martin, 2009; Staal, de Bie, de Vet, Hildebrandt, & Nelemans, 2009) e anche la chirurgia di fusione spinale ha fornito ben poco miglioramento nel mal di schiena (R. Chou, 2013; Deyo et al., 2009; Harris, Traeger, Stanford, Maher, & Buchbinder, 2018; Maher et al., 2017).
Ad oggi le linee guida per il trattamento del low back pain pongono il focus:
- sull’intervento del terapista e sull’esercizio fisico enfatizzandone i risultati attraverso studi e prove di efficacia;
- sulla stessa terapia manuale la cui efficacia risulta amplificata se associata ad un programma mirato di esercizio fisico terapeutico e personalizzato;
- sull’informazione fornita al paziente riguardo alla sua patologia, rassicurandolo sul suo stato di salute e sul futuro;
- sull’educazione data al paziente: fornendo consigli di ergonomia su come comportarsi in alcune situazioni “critiche” e su come gestire la propria quotidianità;
- sul fornire strategie di auto gestione per riuscire a mantenere un buono stato di salute.
Vorrei concludere questo breve excursus sul mal di schiena con quanto riportato sotto:
TAKE HOME MESSAGE PER I PAZIENTI
La 𝗣𝗥𝗢𝗙𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗜𝗧𝗔̀ e l'𝗘𝗦𝗣𝗘𝗥𝗜𝗘𝗡𝗭𝗔 di un 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝘀𝘁𝗮 fa poi la differenza nel trattamento di uno stato 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 o 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼𝘀𝗼.
TAKE HOME MESSAGE PER OPERATORI
Per comprendere il mal di schiena al di là del ragionamento pato-anatomico bisogna considerare l’esperienza di chi vive con il dolore.
Per maggiori approfondimenti consulta il sito www.fisioterapiaitalia.com/blog/
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarmi
GRAZIE